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Il Parlamento Ue ha votato l'adozione di regole temporanee che aiutano i fornitori di servizi web a segnalare contenuti di abusi sessuali su minori online.
Questo significa che si potranno utilizzare determinate tecnologie specifiche per trovare immagini e testi con materiale pedopornografico. Inoltre programmi di intelligenza artificiale potranno entrare nelle email e chat individuali e scovare i contenuti sospetti segnalandone la fonte.
"Le tecnologie - ricorda Javier Zarzalejos, eurodeputato spagnolo di centrodestra - possono essere utilizzate per rilevare non solo materiale pedopornografico già noto, ma anche chat e testi che facciano presumere ad un adescamento o alla produzione di nuovo materiale. Questo è un passo davvero rivoluzionario che abbiamo fatto".
Le vittime di abusi sessuali dopo aver subito la violenza hanno pensieri ricorrenti di disperazione, desiderio di morire e pianificazione del suicidio ha spiegato la Commissaria europea per gli affari interni, Ylva Johansson, oggi a Bruxelles. Il nuovo regolamento dovrebbe risolvere il paradosso legislativo delle regole comunitarie introdotte alla fine del 2020 sulla protezione dei dati personali che ha indotto le aziende di telecomunicazioni a smettere di riportare gli abusi dei propri clienti alle autorità per paura di violare le regole sulla privacy. Ma la commissaria Johansson in occasione dell'approvazione della norma ha ricordato che non verranno violate le norme sui dati personali. "I dati trattati per rilevare gli abusi sessuali su minori online - rassicura la Commissaria - sono limitati nel tempo e non vengono conservati più a lungo di quanto strettamente necessario. Il materiale raccolto viene poi valutato e ispezionato dagli inquirenti. Tanto per rispondere ad alcune perplessità. I server e internet provider dovranno lavorare a stretto contatto con le autorità nazionali per condividere informazioni sulla fase dell'adescamento dei minori online e trattare i dati personali in modo corretto".

Fonte: it.euronews.com

Foto © Imagoeconomica

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