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Fu assistente di Papa Benedetto XVI

Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo di papa Benedetto XVI, noto alle cronache per essere stato protagonista della fuga di documenti riservati del Pontefice che diede vita al primo caso "Vatileaks", si è spento ieri mattina, a causa di un brutto male, al pronto soccorso del Policlinico Gemelli dove è arrivato in condizioni ormai compromesse.
Per anni era stato il maggiordomo del papa Benedetto XVI fino all'arresto, il 24 maggio 2012, proprio per quel ritrovamento nel suo appartamento di una quantità di copie di carte riservate della Santa Sede.
In precedenza c'erano già state le prime fughe di notizie che venivano pubblicate sulla stampa come ad esempio le minacce di morte nei confronti dell'allora segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, ad opera dei cosiddetti "corvi". Da qui vi furono quelle indagini interne che portarono poi alla scoperta di Gabriele.
Era stato lui a fotocopiare una serie di prove di quella che considerava una deriva delle gerarchie vaticane. E sempre lui era stato a consegnare i documenti ai giornalisti. Un atto doloroso, quello di tradire la fiducia del Santo Padre, ma necessario.
Perché quei fatti erano troppo grandi per essere nascosti.
Gabriele fu processato per il furto aggravato dei documenti segreti e condannato il 6 ottobre 2012 a tre anni di reclusione, ridotti a un anno e 6 mesi, scontati in parte in una cella che non aveva mai visto detenuti (per un precedente si deve tornare agli anni '40 e a monsignor Cippico rinchiuso nella Torre dei Venti).
E proprio durante il processo aveva spiegato il motivo di quelle sue azioni: "Vedendo male e corruzione dappertutto nella Chiesa, ero sicuro che uno choc, anche mediatico, avrebbe potuto essere salutare per riportare la Chiesa nel suo giusto binario. Pensavo che nella Chiesa questo ruolo fosse proprio dello Spirito Santo, di cui mi sentivo in certa maniera infiltrato”.
Tempo dopo Paolo Gabriele fu graziato da papa Ratzinger che gli perdonò il tradimento e gli fece visita in cella il 22 dicembre, prima della ricorrenza natalizia. Dopo il licenziamento dal suo ufficio, la Santa Sede mantenne comunque a Gabriele, sposato e con tre figli, una casa fuori dal Vaticano e poi fu assunto, prima in una cooperativa vicina al Bambin Gesù e poi riassunto 4 anni fa in Vaticano alla Basilica di San Paolo.

In foto: Paolo Gabriele, in basso a sinistra, insieme a papa Benedetto XVI © Imagoeconomica

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