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di AMDuemila
Due nuovi mandati d’arresto sono stati emessi oggi da Fadi Sawan, giudice istruttore e procuratore generale della Corte di giustizia, tribunale penale incaricato di indagare sulle esplosioni che hanno devastato lo scorso 4 agosto il porto di Beirut. A riportarlo è il quotidiano libanese "L'Orient-Le jour". Uno dei due mandati è stato emesso contro il direttore generale del trasporto marittimo presso il ministero dei Trasporti e dei Lavori pubblici, Abdel Hafez el-Kaissi, mentre il secondo è diretto a Mohammad Maoula, dipendente del ministero e incaricato di controllare gli accessi delle imbarcazioni ai moli del porto. Dall'inizio dell'inchiesta a oggi una quindicina di persone è stata arrestata, principalmente impiegati e responsabili del porto, tra cui l'ex direttore generale dello scalo Hassan Koraytem e il direttore generale delle Dogane, Badri Daher. Numerosi funzionari hanno riconosciuto di essere stati al corrente della presenza, fin dal 2014, delle 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio nel magazzino portuale da cui ha avuto origine l'esplosione del 4 agosto. Secondo gli ultimi bilanci, l'esplosione ha causato almeno 190 morti e 6.500 feriti.

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