"Sono sconvolta per il sequestro e l'esecuzione di sette operatori sanitaria in un centro medico nel sud della Somalia". E' quanto ha dichiarato l'americana Henrietta Fore, alla guida dell'Unicef, che ha condannato l'uccisione di sette cooperanti e un civile nel sud del Paese africano. Secondo testimoni sono stati uccisi da uomini che indossavano divise militari. "Fare del personale sanitario un obiettivo costituisce una violazione atroce del diritto internazionale e può costituire un crimine di guerra - ha aggiunto in una nota - Questi operatori sanitari erano eroi che rischiavano la vita ogni giorno". Si tratta, ha denunciato, di "attacchi orrendi" e i "responsabili devono renderne conto". Gli otto sono stati rapiti mercoledì scorso in un attacco contro una clinica gestita da un ong nella località di Gololey, come ha confermato il coordinatore umanitario per la Somalia, Adam Abdelmoula. Nella zona c'era stato nei giorni scorsi un attacco degli Al Shabaab. Secondo testimonianze raccolte dal sito Horn Observer, uomini in divisa e a volto coperto hanno fatto irruzione nel villaggio, sequestrando gli otto, che sono stati poi uccisi.
AdnKronos
Somalia: strage operatori sanitari, Unicef condanna
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