La potente lobby delle armi statunitense si è rivolta a un tribunale in California per chiedere che rimangano aperti i negozi delle armi anche nell'attuale situazione di confinamento per il coronavirus.
Proprietari, venditori e associazioni a difesa delle armi si sono rivolti alla giustizia per impedire alle autorità locali di tenere chiuse le armerie.
"Il commercio delle armi autorizzate è essenziale per garantire un diritto costituzionalmente protetto", si legge nel ricorso presentato a un tribunale federale.
L'azione legale è diretta contro il governatore democratico, Gavin Newsom, che ha ordinato alla popolazione di restare a casa con l'eccezione del ricorso alle "infrastrutture essenziali" e ha quindi lasciato agli sceriffi delle varie contee la scelta di includere o meno le armerie in questa categoria.
Lo sceriffo di Los Angeles ha deciso che i negozi di armi dovranno rimanere chiusi al pubblico.
Facendo appello al secondo emendamento della Costituzione che in Usa garantisce il diritto di portare le armi, i querelanti, tra i quali la potente lobby della National Rifle Association, sostengono che "i venditori di armi e munizioni forniscono forse la funzione commerciale più importante" perché consentono ai californiani "di difendere se stessi, i loro cari e le loro proprietà in questi tempi difficili".
rainews.it
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Coronavirus. La lobby delle armi si rivolge alla giustizia in California: restino aperte le armerie
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