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Times of Malta, sostituito manager nella centrale dello scandalo
Emergono sospetti sul versante azero delle indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia. Il Times of Malta oggi rivela un repentino cambio al vertice nel board della centrale termoelettrica al centro dello scandalo rivelato dalla giornalista, secondo la quale il progetto fu realizzato con il pagamento di tangenti milionarie. Pochi giorni dopo l'incriminazione di Yorgen Fenech (il re dei casinò nonché direttore generale della centrale ed erede dell'impero Tumas Group che partecipò alla costruzione dell'impianto, accusato di essere il mandante dell'assassinio) si è dimesso ed è stato prontamente sostituito Turab Musayev, uno dei direttori azeri della centrale la cui proprietà è suddivisa tra la Socar (controllata al 100% dal governo dell'Azerbaijan, che fornisce il gas a Malta), la tedesca Siemens ed un consorzio di imprenditori maltesi. Il quotidiano specifica che le dimissioni sono state presentate, secondo quanto indicate a posteriori dalla Socar all'authority maltese, l'11 dicembre. Ovvero appena 24 ore prima che l'intermediario di morte Melvin Theuma (che ha ottenuto la grazia per le sue rivelazioni) testimoniasse di un incontro fra Fenech e Musayev dopo l'esplosione dell'autobomba che il 16 ottobre 2017 uccise la giornalista. Tuttavia la data della lettera è stata comunicata da Socar soltanto il 23 dicembre. La società ha replicato al Times of Malta affermando che il cambio al vertice era programmato da tempo e collegato al passaggio della centrale dalla fase di sviluppo a quella di piena operatività. Secondo un'analisi fatta sulla base di documenti ottenuti dal britannico Guardian, la partecipazione di Socar alla centrale ha generato 36 milioni di euro di profitti in un solo anno a titolo di surplus tra il prezzo di mercato ed il prezzo fissato nel contratto decennale tra governo e LNG, che dovrebbe fornire gas azero ma in realtà se lo procura acquistandolo sul mercato libero.

ANSA

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