Appello alle nuove generazioni: 'Non consideratelo un eroe'
Bogotà. "Mi scuso per gli eccessi di mio marito": lo ha detto Victoria Eugenia Henao, vedova del signore della droga, Pablo Escobar, rivolgendosi ai suoi connazionali.
"Sono qui per parlare con i colombiani e chiedere perdono dal profondo del cuore per tutto l'orrore che Pablo Escobar ha causato loro", ha detto la donna, che ha cambiato il nome in María Isabel Santos Caballero, da quando si è trasferita in Argentina nel 1995. La vedova del boss più temuto della mafia colombiana - ucciso nel 1993 dalle forze armate - ha rotto così il silenzio di tre decenni per ricordare il suo ex marito, con il quale si era sposata nel 1976, e spiegare il suo rapporto con uno dei personaggi più oscuri del crimine locale. Parlando dall'Argentina, Henao ha spiegato ad una radio locale che voleva che il suo paese sentisse "tutto ciò che ha dovuto subire sulla propria carne", augurandosi che quanto provocato dal capo del cartello di Medellin "non si ripeta di nuovo". Poi un appello alle nuove generazioni, affinché "capiscano che la strada del narcotraffico non porta a nulla di buono e che Pablo Escobar non è un eroe", ha sottolineato.
ANSA
Colombia: vedova Escobar, 'perdono per orrore da lui causato'
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