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Città del Messico. Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sui pericoli cui sono esposti i giornalisti in Messico, accusando il governo messicano di non fare abbastanza per garantire la loro sicurezza e perseguire i responsabili delle violenze. "I procuratori federali messicani non possono garantire condanne per crimini contro i giornalisti a causa di prove inefficaci e scarse risorse", ha detto il relatore speciale delle Nazioni Unite per la libertà di espressione, David Kaye, e il suo omologo della Commissione interamericana per i diritti umani, Edison Lanza parlando in conferenza stampa. Kaye ha affermato che l'ufficio incaricato di indagare sulle violenze contro i giornalisti, creato nel 2006, deve destinare a questi casi maggiori risorse. "Fino a quando ciò non avverrà ci sarà poca prevenzione e non si riuscirà a mettere fine a questo ciclo di violenza", ha detto l'inviato Onu. Kaye e Lanza hanno inoltre dichiarato che il governo deve assicurare maggiori finanziamenti al programma di protezione dei giornalisti lanciato nel 2012, e monitorare la situazione nei paesi dove i reporter sono più a rischio, facendo in modo che possano continuare il loro lavoro anche quando sono costretti ad abbandonare le loro abitazioni. I due esperti hanno pubblicato un rapporto sul tema dopo un tour di una settimana a Città del Messico e negli stati di Veracruz, Guerrero, Tamaulipas e Sinaloa. (segue) (Mec)

agenzianova.com

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