Diversi scontri armati a Reynosa e Rio Bravo, in Messico, hanno provocato 11 morti. Ne riferisce il quotidiano locale "Milenio", dove si legge che secondo le autorita' locali dello stato settentrionale di Tamaulipas le sparatorie avrebbero avuto inizio nella giornata di domenica. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dal quotidiano alcuni uomini armati avrebbero bloccato le strade con dei veicoli - risultati rubati - e sparato chiodi per far esplodere i pneumatici. Le autorita' sono intervenute con degli elicotteri per appoggiare le pattuglie di terra e sciogliere i blocchi. Nel corso dell'intervento quattro individui armati che hanno reagito ai militari sono stati abbattuti.
Al termine dell'operazione le autorita' hanno riferito che altri tre cadaveri sono stati rinvenuti in altri punti di Rio Bravo, oltre a 13 veicoli blindati in modo artigianale: camionette leggere cui erano state saldate delle placche in acciaio. Come riportato da "Milenio", questo tipo di veicolo e' spesso utilizzato dai narcotrafficanti dell'area di Tamaulipas. Nel corso delle loro ricerche al termine degli scontri, le forze federali hanno reperito anche sei granate a mano, 17 granate da 40 millimetri, e decine di armi, fra le quali spiccava un fucile da cecchini calibro 50. Sembra che altre tre persone siano state assassinate a Padilla, a sud delle localita' al centro degli attacchi di questi giorni. Al confine con il Texas, la citta' di Reynosa e' stata teatro di diversi scontri armati dovuti alla disputa di territori fra le fazioni del cartello del Golfo.
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Narcoguerra. 11 morti in scontri tra polizia e narcos in Tamaulipas
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