In Honduras non c'è spazio per chi difende la propria terra. Lo conferma l'assassinio di Berta Caceres, leader e simbolo della lotta contro la costruzione di una centrale idroelettrica. Un business affidato ad aziende private e che minaccia la stessa sopravvivenza della già povera popolazione indigena e contadina.
La colpa di Berta è stata di non accettare il silenzio e di lottare per i propri diritti. A pochi mesi dalla sua morte, gli omicidi contro gli attivisti ambientali non si sono fermati.
Difendere la propria terra è un diritto. Aiutaci a farlo rispettare, in onore di Berta e per tutta la popolazione dell'Honduras.
FIRMA ORA IL NOSTRO APPELLO
Sei mesi dopo l'omicidio di Berta Caceres, almeno altri due difensori sono stati uccisi e altri quattro aggrediti. Chiedi ora giustizia per Berta e per gli altri.
Dei 185 omicidi di difensori dei diritti umani che lavorano sulle questioni relative alla terra, al territorio e all'ambiente registrati dall'organizzazione Global Witness nel 2015, 122 hanno avuto luogo in America Latina: 8 in Honduras, 10 in Guatemala. Fermiamo ora questa violenza
Il 62,8% della popolazione in Honduras vive con meno di un dollaro al giorno. Nella maggior parte dei casi sono indigeni e agricoltori le cui vite dipendono dall'accesso alla terra e alle altre risorse naturali. Aiutaci a difendere il loro diritti
P.s. Lunedì alle 16:00 la figlia di Berta sarà ospite nella nostra sede di Roma.
Segui e partecipa alla diretta sulla nostra pagina Facebook
Tratto da: Amnesty International