13 giugno 2015
Nablus (Cisgiordania). Soldati israeliani ieri mattina hanno arrestato a Nablus una attivista italiana, Samantha Comizzoli (in foto). L'accusa è di essere una clandestina: la Comizzoli è arrivata con un visto turistico di tre mesi, ma l'ha lasciato scadere senza rinnovarlo e senza richiedere permessi, mentre girava la Cisgiordania per aiutare i palestinesi e per informare di quello che accadeva. Infatti la Comizzoli ha tenuto un blog su Internet (samanthacomizzoli.blogspot.it), dove ha segnalato tutte le violenze dei soldati israeliani sulla popolazione civile palestinese, i bombardamenti e tutto il resto. Ma adesso le hanno bloccato anche l'accesso sia a Facebook che a Twitter.
Alcune settimane fa, durante una manifestazione, cercò di usare il proprio corpo per difendere due ragazzi palestinesi, e venne colpita da due proiettili di gomma al seno e al braccio. Poi il 7 giugno, ormai conscia che le restavano pochi giorni di permanenza, ha scritto un post, in cui parla, tra le varie cose, della sua situazione: "Qualcuno mi ha messo in casa qualcosa che non deve assolutamente esserci. Me ne sono liberata quando ho capito, subito, il giorno dopo e sono stata, sì, fortunata che i soldati non sono venuti quella notte. Questo però mi ha portato a pensare che abbiano deciso di venire qui, ma soprattutto che prima di venire a prendermi vogliono screditarmi e distruggere il mio lavoro". Nel suo post Samantha ipotizzava anche la possibilità che facessero come con Vittorio Arrigoni, cioè che un gruppo sconosciuto (ma legato ad Israele) la uccidesse, ma per fortuna così non è stato. Adesso la Comizzoli verrà probabilmente reimpatriata, ma non sarà una cosa veloce, perchè è probabile che la donna si opporrà.
Info: julienews.it