27 dicembre 2013
Secondo gli inquirenti i fermati sono vicini al partito dell'ex pugile Vitali Klitschko, che annuncia querele per diffamazione. Nuova manifestazione contro il governo annunciata per domenica.
Kiev. La polizia ucraina ha arrestato 5 persone sospettate di essere coinvolte nell'aggressione a Tetiana Chornovil, la giornalista dell'Ukrainska Pravda picchiata brutalmente nella notte tra 24 e 25 dicembre. Tra i sospettati c'è anche Oleksandr Kotenko, che farebbe parte di un gruppo criminale indicato dalle autorità di Kiev come "vicino" a Vitali Klitschko, ex pugile e leader del partito d'opposizione 'Udar'. Affermazione alla quale Klitschko ha già replicato annunciando querela per "diffamazione".
Secondo quanto riferito dalla polizia, i cinque arrestati avevano "stretti contatti" anche con il partito di opposizione che fa capo alla ex premier Yulia Timoshenko, attualmente incarcerata. In realtà la giornalista era conosciuta per le sue inchieste contro il governo del presidente Viktor Yanukovich.
In un'intervista dal suo letto d'ospedale all'emittente dell'opposizione Kanal 5, la giovane donna, che ha il naso rotto e non è ancora non in grado di aprire un occhio, ha detto che "è impossibile che l'aggressione sia avvenuta per caso". La Chornovol ha raccontato di essere stata seguita la notte dell'assalto "da una jeep nera di lusso" dopo aver trascorso la giornata scattando foto alle proprietà del ministro dell'interno Vitaly Zakharchenko e del procuratore generale Viktor Chonka. La donna si stava recando a piazza Indipendenza, nel centro dellca capitale, dove da ormai un mese si svolgono regolarmente manifestazioni contro il governo, quando è stata fermata dagli occupanti della jeep che l'hanno picchiata "a più riprese alla testa e al volto. "Sono sicura che mi volesssero uccidere", ha aggiunto la giornalista.
Intanto la protesta contro il governo e la sua politica di alleanza con Mosca a discapito delle relazioni con l'Uione Europea va avanti. Il centro di Kiev, lungo la via Kreshchatik che porta alla Maidan, la piazza dell'Indipendenza, è sempre in stato d'assedio, tra barricate, tende e fuochi per resistere al freddo che in questi giorni non è stato comunque pungente. Anche il municipio è ancora presidiato e se da un lato i manifestanti si accingono ad affrontare il capodanno e il natale ortodosso del 7 gennaio ancora in strada, dall'altra il capo di Stato e del governo sembrano intenzionati a lasciare le cose come stanno, evitando l'escalation e sperando che sia il tempo a congelare la rivolta che sembra aver perso già forza d'urto.
Ad ogni modo per domenica prossima è stata convocata una nuova manifestazione nazionale contro presidente e governo. Anche se sarà difficile ripetere i numeri delle scorse settimane, lo zoccolo duro della contestazione non ha intenzione di mollare.
repubblica.it
In foto: un manifestante mostra una foto del pestaggio ai danni della giornalista (© Ansa)