17 settembre 2013
BRUXELLES. Il testo unico per il contrasto al crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro è in dirittura d’arrivo. Dopo 18 mesi di lavori, la Commissione Antimafia Europea oggi pomeriggio voterà il testo unico che contiene le linee guida del Parlamento Europeo per un piano di contrasto a mafie, organizzazioni criminali, corruzione e riciclaggio di denaro. Poi la parola passerà alla plenaria, che procederà al voto finale nel prossimo mese di ottobre.
Con il testo unico, la Commissione Antimafia Europea chiede che vengano poste in atto una serie di misure (legislative e non). Tra queste misure si segnalano le seguenti: che venga riconosciuto in tutti i 28 paesi UE, così come in Italia, il reato di associazione mafiosa; l’abolizione del segreto bancario; l’esclusione da gare d’appalto in tutti gli Stati membri per aziende condannate con sentenza passata in giudicato per reati di criminalità organizzata, corruzione, riciclaggio; la confisca dei beni, anche attraverso misure di confisca in assenza di condanna, e il riutilizzo a scopi pubblici e sociali dei patrimoni confiscati; il reato di voto di scambio che contempli anche vantaggi immateriali; previsione di ipotesi di incandidabilità, ineleggibilità e decadenza da cariche pubbliche. Nella relazione si chiedono anche dei codici di condotta molto più rigidi per i partiti politici (controllo del finanziamento pubblico ai partiti) e una maggiore protezione dei testimoni di giustizia.
“La Commissione Antimafia Europea che presiedo da un anno e mezzo - spiega Sonia Alfano - sta raggiungendo il proprio importantissimo obiettivo. Siamo ormai ad un passo dall’approvazione del testo unico europeo contro le mafie, che abbiamo redatto ispirandoci alla legislazione antimafia italiana perché, per ovvie ragioni, è la migliore al mondo. Il crimine organizzato è ormai globalizzato e di questo, finalmente, l’Europa sembra avere preso coscienza. E’ la prima volta, infatti, che il Parlamento Europeo, tramite un’apposita Commissione, affronta concretamente il pericolo mafie. Adesso l’armonizzazione delle norme è più vicina”.
web: soniaalfano.it