Il padre gesuita scomparso in Siria
3 Agosto 2013
Anche la Coalizione Nazionale Siriana, principale cartello delle forze che si battono contro il regime di Bashar al-Assad, ha manifestato "profonda preoccupazione per la scomparsa di padre Paolo" Dall'Oglio, sollecitando "la divulgazione di qualunque informazione suscettibile di contribuire a stabilire dove si trovi, e a garantirne l'incolumità".
Damasco. Anche la Coalizione Nazionale Siriana, principale cartello delle forze che si battono contro il regime di Bashar al-Assad, ha manifestato "profonda preoccupazione per la scomparsa di padre Paolo" Dall'Oglio (foto), sollecitando "la divulgazione di qualunque informazione suscettibile di contribuire a stabilire dove si trovi, e a garantirne l'incolumità".
In un comunicato la stessa Coalizione esorta "tutte le parti coinvolte nella sparizione"
del gesuita italiano, disperso da lunedì scorso, a "farsi immediatamente avanti e a rilasciarlo".
Ieri aveva sollecitato la liberazione di Dall'Oglio l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede a Londra.
L'Osservatorio aveva indicato a inizio settimana che il padre gesuita lunedì scorso aveva incontrato alcuni dirigenti dell'Eiil per cercare di negoziare la liberazione di alcuni ribelli in mano a questo gruppo. Lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante, che combatte il regime di Damasco insieme alle forze della ribellione moderata, è infatti responsabile di numerosi sequestri di militanti pacifici nella regione di Raqqa.
Sulla sua pagina Facebook, Paolo Dall'Oglio aveva postato sabato scorso un messaggio in arabo dove esprimeva la sua gioia nell'avere visitato la città di Raqqa, unico capoluogo della regione ancora in mano ai ribelli.
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