
di - 11 ottobre 2012
Strage di Villa Canales, arrestato il presunto mandante
Carlos e i suoi fratelli finiranno in un orfanotrofio. Il bambino di 6 anni miracolosamente scampato al massacro della famiglia trucidata nel sonno in Guatemala, sarà destinato con i suoi quattro fratelli superstiti in un istituto per minori. «È una decisione presa per la loro sicurezza», spiega la Procura di Guatamela City, che indaga sul massacro di Villa Canales, 22 chilometri a sud della capitale.
L'ARRESTO - A distanza di due giorni dall'agguato in cui hanno perso la vita in sette, genitori, nonna, zia e fratelli di 8 anni e 8 mesi del piccolo Carlos, la polizia è convinta di aver messo le mani sul mandante del massacro. Si chiama César Augusto Chavéz Archivi, 38 anni, padre di tre bambini, abita a poche decine di metri dalla baracca di los Ecubas dove è avvenuto il bagno di sangue. Gli inquirenti lo accusano di aver assoldato uno squadrone della morte, 10 assassini incappucciati e armati di fucili e kalashnikov, per spazzare via la famigliola che non voleva cedergli un piccolo appezzamento di terreno coltivato a caffè. Gli sono stati sequestrati due cellullari, conterrebbero le prove che è stato lui a coordinare gli assassini.
IL CORAGGIO DI CARLOS - La dinamica della strage è stata ricostruita grazie alla testimonianza del bimbo di 6 anni, uscito illeso dall'inferno di fuoco e fiamme scatenato dai killer. Carlos, pochi minuti dopo il massacro di genitori e fratelli, era già di fronte a due poliziotti, che tenendogli una mano sulla spalla, annotavano ogni cosa. Ha raccontato quanti e come erano vestiti gli aggressori. Il tipo di armi che utilizzavano, il modo con cui le brandivano, le parole che hanno pronunciato. La foto del tenero abbraccio con la sorellina, mentre veniva portato al sicuro dopo l'incubo a cui aveva assistito, ha fatto il giro del mondo. E commosso tutti.
Tratto da: corriere.it
In foto: Il presunto mandante del massacro di Villa Canales, César Augusto Chavéz Archivi, 38 anni
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