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Barack Obamalo rivela il wall street journal
da
corriere.it - 29 maggio 2012
Obama sta per vendere i missili e le bombe a guida laser per i Reaper in dotazione all'Italia, versione avanzata dei Predator



Milano
. Anche l'Italia potrebbe presto essere in grado di individuare e uccidere i terroristi dall'alto attraverso velivoli senza pilota, come fanno da tempo gli Usa. L'amministrazione Obama vuole armare la flotta italiana di sei droni Reaper e la decisione potrebbe aprire la porta alla vendita della sofisticata tecnologia anche ad altri Paesi alleati. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui la vendita farebbe dell'Italia il primo Paese, oltre alla Gran Bretagna, ad avere droni statunitensi armati con missili e bombe a guida laser.

LA DECISIONE DEL GOVERNO - L'Italia, prosegue il quotidiano statunitense citando fonti ufficiali americane, potrebbe impiegare i droni per la protezione delle proprie truppe in Afghanistan. Il quotidiano fa notare che la scelta di armare gli aerei senza pilota italiani renderà difficile negarlo ad altri alleati della Nato, e ostacolerà lo sforzo americano di frenare vendite analoghe da parte di altri Paesi, per esempio Israele. I sei droni Repair in possesso dell'Italia sono versioni più grandi e potenti dei Predator. Per illustrare i suoi piani, ad aprile l'amministrazione ha inviato una pre-notifica riservata alla commissione congressuale preposta; l'amministrazione, prosegue il WSJ, ha dato al Congresso un periodo più lungo del solito, per esaminare la proposta di vendita (40 giorni); la scadenza era il 27 maggio e non è arrivato alcuno stop, il che - secondo fonti del Congresso- apre la strada all'accordo che potrebbe essere notificato al Congresso già in settimana. Il Congresso potrebbe ancora bloccare la vendita se venisse approvata una risoluzione congiunta, tanto alla Camera che al Senato, entro due settimane; ma le fonti giudicano la mossa improbabile. Tuttavia diversi esponenti di punta del Parlamento americano hanno espresso perplessità sul fatto che questo tipo di tecnologia segreta finisca progressivamente per diffondersi in tutto il mondo.

Tratto da: corriere.it

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