La presidente associazione Memoria e futuro contro decreto Cutro
"Gli attacchi del governo al giudice del tribunale di Catania rappresentano una pericolosa offensiva al valore costituzionale dell'indipendenza della magistratura". Lo dice l'avvocato Adriana Laudani, presidente dell'associazione Memoria e Futuro in merito alla sentenza del tribunale etneo che ha disapplicato il decreto Cutro sull'immigrazione. "Le reazioni scomposte della premier Giorgia Meloni e del suo vice Matteo Salvini - prosegue Laudani - rivelano una pericolosa insofferenza nei confronti della magistratura che non ha fatto altro che rispettare e applicare la legge in particolare le direttive europee sulla libertà di circolazione dei richiedenti asilo sul territorio dello Stato membro". Secondo la presidente dell'associazione Memoria e Futuro "il decreto Cutro è stato scritto male perché, senza alcuna distinzione, prescrive la detenzione di chiunque entri illegalmente in Italia. Si tratta di una pericolosa generalizzazione destinata esclusivamente ad alimentare una politica basata su odio e intolleranza. Inoltre la detenzione si pone in aperto contrasto con l'articolo 13 della nostra Carta costituzionale secondo il quale 'non è ammessa forma alcuna di detenzione se non per atto motivato dall'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge'". "E' legittimo - conclude Laudani - che il governo non condivida la sentenza del tribunale catanese ma sono inaccettabili i toni utilizzati in queste ore. Dichiarazioni che minano gravemente la distinzione dei poteri garantiti dalla Costituzione italiana".