L’obiettivo, oltre a fornire un resoconto alla famiglia sulle condizioni del boss, è evitare eventuali denunce di associazioni contrarie al carcere duro
Nell’ambito degli accertamenti medico-legali irripetibili voluti dalla procura dell’Aquila sul boss stragista Matteo Messina Denaro, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Il procuratore capo Stefano Gallo, e il sostituto Simonetta Ciccarelli, di concerto con i pm di Palermo, hanno deciso di muoversi in questo modo non soltanto per offrire ai familiari di Matteo Messina Denaro un resoconto dettagliato sulle condizioni di salute dell'ex boss di Castelvetrano (ricoverato al San Salvatore dell'Aquila, in una cella per detenuti al 41 bis diventata nel tempo una sorta di hospice) ma anche sull'evoluzione della malattia (un cancro al colon già in uno stadio avanzato) e più in generale sull'attività incessante messa in campo dai medici e paramedici a vario titolo. L'autopsia servirà in qualche modo anche a sgombrare il campo su possibili future azioni legali da parte, magari, di rappresentanti di associazioni garantiste che da tempo si battono contro il regime del cosiddetto carcere duro.
Sullo stesso ragionamento sempre in astratto, la redazione del fascicolo è stata disposta anche in previsione a possibili rivelazioni di pentiti o detenuti che possono lanciare interrogativi o fare dichiarazioni sulla morte del boss. Considerazioni a 360 gradi sulle quali le due procure di fatto hanno deciso di non farsi trovare impreparate. Pertanto si è deciso di ipotizzare contro ignoti una presunta colpa medica.
Si tratta di una misura esclusivamente tecnica e preventiva che salvo colpi di scena vedrà concludersi con un’archiviazione una volta che gli esami effettuati all'obitorio dell'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila, saranno messi a disposizione dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio - che ha eseguito l'esame - ai due pubblici ministeri e che gli stessi abbiano risultati compatibili con la gravità del quadro clinico del paziente. Per fare ciò la stessa procura ha acquisito, tramite i carabinieri del Ros dell'Aquila, la cartella clinica di Matteo Messina Denaro insieme ad altri incartamenti.
Fote: Agi
Foto © Imagoeconomica
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