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La Procura generale di Perugia ha impugnato in Cassazione la sentenza della Corte d’Appello che il 9 giugno ha assolto, perché il fatto non sussiste, tutti gli imputati accusati di sequestro di persona nel caso dell’espulsione di Alma Shalabayeva. Tra loro Renato Cortese e Maurizio Improta, ex capi della Squadra mobile e dell’ufficio immigrazione della questura di Roma. Il 28 maggio 2013 la donna venne fermata dalla polizia mentre si trovava in una villa a sud di Roma, dove gli agenti stavano cercando il marito, il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov. Alla donna venne contestato un passaporto falso e fu espulsa in Kazakistan con la figlia di 6 anni. La Procura di Roma aprì un’inchiesta, assegnata per competenza ai pm di Perugia.

Foto © Imagoeconomica

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