Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

"Che l'istituto debba essere messo in discussione, quando è stato uno di quelli fondamentali per arrecare danni alle organizzazioni mafiose, è una cosa che non è possibile accettare da parte di chi da tempo svolge questa attività". Lo ha detto il prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della polizia di Stato, oggi a Firenze, a margine di un convegno sugli effetti della riforma Cartabia, riferendosi all'istituto del 41 bis."Il tema attuale è il contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso - ha aggiunto Messina - E il 41 bis è una delle colonne che sostengono una struttura costruita oltre 30 anni fa e che vede, accanto al 41 bis, l'ergastolo ostativo, le misure di prevenzione patrimoniale, in particolar modo per l'attacco ai patrimoni illeciti, e, come ultimo elemento fondamentale, la legislazione sui collaboratori di giustizia. Nessuno di questi 4 pilastri della lotta antimafia, che nel corso di 30 anni ci ha indubitabilmente portato ad avere dei grandissimi successi contro le mafie strutturate, deve essere messo in discussione".

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos