È stata prosciolta con la formula "per non aver commesso il fatto" Marcella Contrafatto, ex segretaria di Piercamillo Davigo, indagata per calunnia dai pm capitolini. La vicenda riguardava la diffusione dei verbali degli interrogatori resi da Piero Amara ai magistrati milanesi nei quali si faceva riferimento alla 'Loggia Ungheria' e poi arrivati ad alcune testate giornalistiche e al Csm. Insieme al verbale di interrogatorio dell'avvocato Amara, non sottoscritto composto da cinque pagine, recapitato al consigliere del Csm Antonino Di Matteo il 18 febbraio 2021, come scrivevano i giudici del Riesame di Roma, c'era "un biglietto anonimo in cui tra l'altro si affermava che il verbale in questione era stato ben tenuto nascosto dal procuratore di Milano Francesco Greco 'chissà perché' e che in 'altri verbali c’é anche lui' (parte manoscritta volta verosimilmente a evidenziare che da alcuni verbali di interrogatorio risulta la presenza del dottor Greco)". La decisione del gup, arrivata questo pomeriggio, fa cadere le accuse nei confronti di Contrafatto che dopo la lettura del dispositivo è scoppiata in lacrime.
"È la fine di un incubo" ha commentato Marcella Contrafatto, ex segretaria di Piercamillo Davigo, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti della difesa.
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