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Si è aperto in Corte di Appello a Bologna il secondo grado di un processo nato da un filone di 'Aemilia' per cinque imputati, tutti assolti in tribunale a Reggio Emilia dall'accusa di intestazioni fittizie con l'aggravante di aver agito per favorire la cosca di ‘Ndrangheta emiliana legata ai Grande Aracri. L'appello nasce dall'impugnazione della Dda di Bologna con la pm Beatrice Ronchi che rappresenta l'accusa insieme alla procuratrice generale reggente Lucia Musti. L'udienza è stata aggiornata al 18 novembre. Nel 2020 il giudice Giovanni Ghini aveva assolto tutti con la formula "per non aver commesso il fatto".

Foto © Imagoeconomica

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