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Divenuta esecutiva una condanna per droga nei loro confronti, sono stati arrestati dai carabinieri di Guastalla e Boretto (Reggio Emilia). Come ricostruito dai carabinieri, facevano parte di un sodalizio criminale costituito da pakistani, principalmente "di stanza" nelle province di Reggio Emilia e Bologna, dediti all'importazione e allo spaccio di eroina fatta arrivare sul territorio nazionale attraverso "corrieri ovulatori". Tutto è partito dall'operazione, 'Lot Bis' che, condotta anche nel reggiano nel marzo del 2019, aveva visto l'esecuzione di 31 misure cautelari personali (22 custodie cautelari in carcere e 9 obblighi di dimora) nei confronti dei membri dell'organizzazione criminale e il sequestro di beni per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro. L'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, che aveva richiesto le misure cautelari, personali e reali, poi disposte dal gip, aveva permesso di ricostruire l'operato di una stabile organizzazione criminale dedita al narcotraffico in varie zone d'Italia, ma con il proprio centro organizzativo ed operativo a Reggio Emilia e dotata di collegamenti con fornitori esteri. "Quindi l'iter processuale che - riferiscono i carabinieri di Reggio Emilia - relativamente agli odierni arrestati, un 45enne pakistano residente a Guastalla e un 46enne connazionale residente a Boretto, ha visto la Corte d'Appello di Bologna emettere nel luglio dello scorso anno, in riforma alla sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Bologna, provvedimento di condanna rispettivamente a 8 e 6 anni di reclusione per il reato continuato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti". La sentenza divenuta esecutiva ha visto l'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bologna emettere l'ordine di esecuzione per la carcerazione che è stato trasmesso per l'esecuzione ai carabinieri di Guastalla e Boretto nei cui comuni i due risiedevano e dove si trovavano ristretti in regime di arresti domiciliari proprio per questa causa. Ricevuto il provvedimento restrittivo, i carabinieri di Guastalla e Boretto lo hanno eseguito recandosi nell'abitazione dei due che sono stati arrestati.

Foto: it.depositphotos.com

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