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Il 18 e 19 settembre inizia la prima fase per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura con le nuove regole introdotte dalla Riforma Cartabia. Sabato e domenica quasi novemila magistrati sono chiamati a votare i componenti togati che entreranno a far parte del nuovo plenum di palazzo dei Marescialli: in totale, venti componenti (due tra i giudici di Cassazione, tredici tra i giudici, ciqnue pm) dieci in più rispetto all'ultima elezione. Così come raddoppieranno da otto a sedici i componenti laici (membri del parlamento e ex parlamentari, avvocati, professori universitari) che dovranno essere eletti dal nuovo Parlamento entro la fine del 2022. Il rinnovo dell'organo di autogoverno con le nuove regole previste dalla riforma, sistema binominale con una sola quota proporzionale, coincide sul piano temporale con la tornata delle elezioni politiche. La composizione del nuovo Csm potrà aversi solo quando si sarà insediato il nuovo Parlamento che dovrà indicare i nuovi membri laici (il voto avverrà in seduta comune delle due Camere). L'esito del voto con i nomi dei togati eletti che usciranno dalle urne questo fine settimana dovrebbe essere annunciato mercoledì prossimo dopo lo spoglio. Il Csm con le nuove regole resterà in carica tre anni, non più quattro.

Foto © Imagoeconomica

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