Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip, ieri, il funzionario della Regione Marche, Euro Lucidi, arrestato con l'accusa di avere percepito beni e denaro per un ammontare di circa 20mila euro nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Ancona ed eseguita dai carabinieri forestali. Oltre al funzionario finito in carcere, ai domiciliari si trovano sette imprenditori, uno dei quali della provincia di Arezzo, per un presunto giro di tangenti per pilotare le gare di appalto e affidamenti di lavori della Regione (ex Genio civile), per interventi lungo i fiumi relativi a manutenzione idraulica con tagli di vegetazione per ricavare biomasse combustibili. Complessivamente sono 24 gli indagati, tra i quali altri quattro funzionari della regione, per un ventaglio di ipotesi di reato che comprende corruzione, turbativa d'asta, truffa aggravata ai danni della Regione Marche, falso documentale e rivelazione di segreti d'ufficio da parte di pubblico ufficiale. Nel mirino almeno cinque appalti pubblici che riguardavano i fiumi Misa, Esino e Foglia, ma anche lavori nel territorio di Ripatransone. Hanno risposto invece al giudice l'imprenditore agricolo Enrico Cesaroni, e i fratelli Marco, Matteo e Simone Mariotti, titolari di una ditta di costruzioni, riferendo la loro versione dei fatti e dicendosi estranei ai fatti contestati.

Fonte: ANSA

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos