I giudici della Corte di Appello di Perugia del processo sull'espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua avvenuta nel 2013 sono entrati in camera di consiglio per emettere la sentenza. Il collegio presieduto da Paolo Micheli dovrà decidere sui sette imputati, tutti presenti in aula, tra i quali l'ex capo della Squadra Mobile di Roma ed ex questore di Palermo Renato Cortese e l'ex capo dell'ufficio immigrazione ed ex vertice della Polfer Maurizio Improta.
Lo scorso aprile la procura generale di Perugia ha chiesto la condanna a quattro anni per sequestro di persona per Cortese, il superpoliziotto che catturò il boss della mafia Bernardo Provenzano, per Maurizio Improta e per i poliziotti Francesco Stampacchia e Luca Armeni. Due anni e otto mesi la richiesta per Vincenzo Tramma con il riconoscimento delle attenuanti generiche. L'assoluzione è stata chiesta invece per il poliziotto Stefano Leoni e per il giudice di pace Stefania Lavore "perché il fatto non costituisce reato". Per le accuse di falso la procura generale ha chiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Le difese, anche con le ultime repliche di questa mattina, hanno ribadito la correttezza dell'operato dei loro assistiti respingendo le accuse che vengono contestate.
La sentenza è attesa in giornata.
Foto © Imagoeconomica
Caso Shalabayeva: Corte d'Appello entrata in camera di consiglio, sentenza in giornata
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