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Si è aperto oggi davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Brescia il processo a carico di Piercamillo Davigo imputato per rivelazione segreto di ufficio per il caso della diffusione dei verbali di Piero Amara sulla presunta esistenza della loggia Ungheria. In aula è presente anche l'ex consigliere del Csm, difeso dai legali Francesco Borasi e Domenico Pulitanò. L'udienza è stata dedicata all'ammissione dei testimoni per cui è stata richiesta la citazione dalla procura, dalla parte civile Sebastiano Ardita e dalla difesa Davigo. "Ammettiamo tutti i testimoni e strada facendo faremo una valutazione", ha detto il presidente del Collegio Roberto Spano nel corso dell'udienza.  L'accusa, rappresentata in aula dai pm Francesco Milanesi e Donato Greco, ha chiesto che il primo teste da ascoltare sia il pm di Milano Paolo Storari.


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In foto da sinistra: Francesco Borasi, Piercamillo Davigo e Domenico Pulitanò


Inoltre anche i vertici della magistratura italiana, assistenti o ex assistenti, funzionari in servizio al Csm, investigatori e giornalisti sono stati citati come testimoni al processo. Chiamati a deporre davanti alla prima sezione del Tribunale di Brescia, ci sono anche Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia in quota a M5S, Marcella Contrafatto, ex collaboratrice di Davigo e accusata a Roma di aver recapitato quei verbali coperti dal segreto istruttorio a due giornalisti, pure loro inseriti nella lista della parte civile, quella più lunga, insieme ad altri assistenti di segreteria e a investigatori della Gdf e dei Carabinieri. Le prossime udienze sono state fissate per il 24 maggio e il 28 giugno, uniche date prima dell'estate.

Foto © Imagoeconomica

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