E' stata rinviata al 12 aprile l'udienza del processo per corruzione a carico di Luca Palamara, in attesa della decisione della Corte d'appello sulla richiesta di ricusazione presentata dai legali dell'ex consigliere del Csm. I difensori di Palamara, gli avvocati Benedetto Buratti e Roberto Rampioni, hanno evidenziato come la appartenenza all'Anm della presidente Carla Maria Giangamboni e del giudice Serena Ciliberto "fa venir meno i requisiti di imparzialità, indipendenza e terzietà, sostanziale come apparente, del Collegio competente a decidere sulla ammissibilità e fondatezza della pretesa risarcitoria dell'Anm". Nell'ultima udienza del processo, il 15 novembre, l'Associazione nazionale magistrati, infatti, aveva chiesto di costituirsi parte civile. Il Presidente del Tribunale aveva respinto la richiesta di astensione di Giangamboni e Ciliberto. I giudici hanno aperto e sospeso il processo, prendendo atto della richiesta della difesa Palamara, in attesa della decisione della Corte d'appello sulla richiesta stessa, e rinviando al 12 aprile.
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