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Il gip del Tribunale di Napoli non ha convalidato il fermo di Giuseppe Troncone, 24 anni, figlio di Vitale Troncone, considerato al vertice dell'omonimo clan camorristico attivo nel quartiere Fuorigrotta a Napoli. Giuseppe Troncone era stato sottoposto a fermo dalla Squadra mobile di Napoli per rapina e lesioni personale aggravate con riferimento a un pestaggio avvenuto lo scorso 2 ottobre, del quale lo stesso si sarebbe reso autore insieme al cugino Andrea Merolla, 30 anni, poi ucciso il 10 novembre in un agguato in via Caio Duilio. Il gip Enrico Campoli ha accolto la richiesta dei legali di Giuseppe Troncone, avvocati Andrea Lucchetta e Antonio Abet, la cui difesa si fondava sulla mancanza di gravi indizi di colpevolezza e l'insussistenza del pericolo di fuga del loro assistito. Il gip non ha convalidato il fermo e non ha applicato alcuna misura cautelare, quindi Giuseppe Troncone già in giornata potrà lasciare il carcere di Secondigliano. La mattina del 23 dicembre il padre, Vitale Troncone, è stato ferito da colpi di arma da fuoco in un agguato avvenuto davanti a un bar in via Caio Duilio ed è stato trasportato all'Ospedale del Mare dove è stato sottoposto a intervento chirurgico.

Foto © Imagoeconomica

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