Arriverà il prossimo 11 ottobre la decisione del gup di Perugia Angela Avila sulla richiesta di rinvio a giudizio per l'ex consigliere del Csm Luca Palamara nel filone dell'inchiesta relativo alle rivelazioni dove è imputato insieme all'ex pm Stefano Rocco Fava. Nell'udienza preliminare che si è tenuta questa mattina al Centro Capitini è stata sentita, dopo l'integrazione probatoria disposta dal gup, l'ex segretario generale del Csm Paola Piraccini in relazione al capo di imputazione che vede Palamara, già a giudizio per corruzione, accusato di rivelazione sull'esposto presentato da Fava presso il Comitato di Presidenza del Csm. Accusa contestata a Palamara in concorso con l'ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio: quest'ultimo, dopo aver optato per il rito abbreviato, lo scorso 23 luglio è stato assolto dal gup Piercarlo Frabotta. “La difesa è soddisfatta perché è stato chiarito - sottolineano all'Adnkronos al termine dell'udienza l'avvocato Benedetto Buratti che, insieme a Roberto Rampioni e Mariano Buratti, difende l'ex consigliere del Csm - che non è mai stato applicato l'articolo 32 come contestato nel capo di imputazione”.
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