Cade l'accusa per Pietro Scotto. Altri tre rinviati a giudizio
Due condanne, un'assoluzione e tre rinvii a giudizio. E' questa la decisione del gup Rosario Di Gioia nell'ambito del procedimento aperto contro la famiglia mafiosa dell'Arenella.
Così sono stati inflitti 8 anni di reclusione per Paolo Galioto, imputato per mafia ed estorsione, e 2 anni e 8 mesi a Vito Barbera, accusato di favoreggiamento aggravato per avere organizzato un incontro fra mafiosi.
Assolto invece Pietro Scotto, uno dei fratelli del boss dell’Arenella Gaetano.
Gli imputati erano stati arrestati a febbraio dell’anno scorso assieme a quest'ultimo, ad un altro fratello, Francesco Paolo, e Giuseppe Costa, fratello della vedova di Vito Schifani, uno degli uomini di scorta uccisi nella strage di Capaci. Tutti e tre hanno scelto il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio.
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