Per il ristoratore aostano Antonio Raso, considerato uno dei vertici della presunta locale di 'Ndrangheta di Aosta, la condanna nel processo Geenna si è ridotta in appello a 10 anni, rispetto ai 13 inflitti in primo grado. I giudici, "perché il fatto non sussiste" lo hanno assolto dall'accusa di tentato scambio elettorale politico mafioso per i presunti voti promessi alla vigilia delle comunali del 2015 all'allora candidato sindaco di Aosta Fulvio Centoz - che rifiutò, secondo gli inquirenti - in cambio di posti di lavoro. Inoltre con la stessa motivazione lo hanno assolto dall'accusa di scambio elettorale politico mafioso, in occasione della stessa tornata elettorale, per i presunti accordi con Marco Sorbara. I magistrati della seconda sezione penale hanno poi respinto l'appello del procuratore generale di Torino riguardo all'ipotizzato scambio elettorale politico-mafioso contestato ad Antonio Raso alla vigilia delle comunali 2015 di Saint-Pierre a favore di Monica Carcea (episodio per il quale era già stato assolto in primo grado). Sono state concesse le attenuanti generiche all'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea, con la condanna passata da 10 a 7 anni, al dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino e all'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico (per entrambi la pena inflitta è scesa da 11 a 8 anni ciascuno).
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'Ndrangheta: Raso assolto per tentato voto scambio con Centoz
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