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Quarantadue condanne per un totale di circa 455 anni di reclusione e 5 assoluzioni oltre ad alcune prescrizioni e assoluzioni parziali. E’ questa la sentenza emessa dal gup Monia De Francesco nel processo con il rito abbreviato dell'operazione "Dinastia", per uno dei tronconi in cui si è suddivisa la maxi operazione della Direzione distrettuale antimafia di Messina. A rappresentare l'accusa sono stati il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e il sostituto della Dda Fabrizio Monaco che avevano chiesto 49 condanne. L'operazione Dinastia ha puntato i riflettori su vecchie e nuove leve del clan barcellonese. Fu portata a termine dai carabinieri del Ros e dai militari della Compagnie di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto a febbraio 2020 con l'esecuzione di 59 misure cautelari. Dalle indagini emerse come le nuove leve del clan, tra cui alcuni dei figli dei principali boss barcellonesi, ormai da lungo tempo detenuti gestissero un gruppo che, secondo l'accusa, trafficava e distribuiva ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, nell'area tirrenica della provincia di Messina e nelle Eolie, anche rifornendo altri gruppi criminali satelliti, attivi nello spaccio ai minori livelli. Altre indagini hanno fatto luce anche su numerose estorsioni ai danni di attività commerciali e imprenditoriali dell'hinterland barcellonese.
Questa la sentenza: Francesco Anania 14 anni, Daniele Bertolami 10 anni e 4 mesi, Lucia Bilardo 2 anni, Pietro Bonfiglio 10 anni, Salvatore Bucolo 7 anni e 4 mesi, Alessandro Calderone 14 anni e 6 mesi, Dylan Seby Caliri 6 anni e 10 mesi, Pietro Caliri 20 anni, Carmelo Cannistrà 10 anni e 4 mesi, Salvatore Felice Chillari 14 anni, Carmelo Chiofalo 13 anni e 4 mesi, Fabio Crea e Carmelo Driacchio 5 anni e 8 mesi ciascuno, Giovanni Crinò 8 anni, Rosaria De Gaetano e Mauro Di Salvo 6 anni ciascuno, Claudio Febo 8 anni, Giovanni Fiore 20 anni, Carmelo Vito Foti 8 anni, Vito Vincenzo Gallo 10 anni 8 mesi in continuazione con altra sentenza, Mattia Giardina 7 anni, 5 mesi e 10 giorni, Vincenzo Gullotti e Francesco Scarpaci 8 anni e 4 mesi ciascuno, Francesco Ianniello e Samuele Marino 8 anni e 4 mesi, Salvatore Laudani 16 anni e 10 mesi, Carmelo Mazzù 17 anni in continuazione con altra sentenza, Lorenzo Mazzù 20 anni in continuazione con altra sentenza, Bernardo Mendolia 7 anni 9 mesi e 10 giorni, Massimiliano Munafò 6 anni e 8 mesi, Matias Jesus Piccolo 7 anni, Gjergj Preci 10 anni e 8 mesi, Giuseppe Puliafito 10 anni e 2 mesi, Sebastiano Puliafito 20 anni, Carmelo Quattrocchi 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, Antonino Recupero 10 anni e 4 mesi, Giuseppe Scalia 13 anni, Carmelo Tindaro Scordino 16 anni, Tindaro Santo Scordino detto Santino 11 anni, Antonino Signorello 8 anni e 10 mesi, Sergio Spada 20 anni, Andrea Villini 11 anni e 2 mesi. Sono stati invece totalmente assolti Nunzio Di Salvo, Filippo Genovese, Giuseppe Murabito, Emanuele Di Salvo e Luca Amato. Per altri due il gup ha disposto il non luogo procedere perché sono deceduti.

Foto © Imagoeconomica

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