La difesa dell’avvocato ha chiesto anche affidamento a servizi sociali
Il gip del Tribunale di Potenza ha disposto la remissione in libertà e l'obbligo di dimora a Roma per l'avvocato Piero Amara, detenuto nel carcere del capoluogo lucano dall'8 giugno scorso nell'ambito di un'inchiesta su vicende giudiziarie di Trani e dell'ex Ilva di Taranto. A renderlo noto è l'avvocato Salvino Mondello, difensore di Amara insieme a Francesco Montali. Dopo l'interrogatorio di garanzia, avvenuto il 10 giugno, Amara è stato nuovamente interrogato il 22 giugno dai pubblici ministeri potentini. Nell'inchiesta, la Procura della Repubblica di Potenza ha ipotizzato episodi corruttivi che avrebbero visto coinvolti, oltre ad Amara, il poliziotto Filippo Paradiso e l'ex Procuratore prima di Trani e poi di Taranto, Carlo Maria Capristo. Inoltre la difesa di Amara ha anche chiesto affidamento in prova ai servizi sociali per il loro assistito; il tribunale di Sorveglianza della Capitale si è però riservato di decidere e dovrà esprimersi nelle prossime settimane sulla base di atti di diverse procure acquisite oltre alla stessa ordinanza di arresto.
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