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"Il 21 dicembre 2020 il Tribunale della Libertà di Catanzaro dopo due anni dall'appello proposto dal sottoscritto e dai miei familiari aveva ordinato la confisca di tutti i nostri beni. Avverso tale procedimento, per il tramite del prof. avv. Giuseppe Della Monica, del foro di Salerno, abbiamo interposto, ricorso per Cassazione, evidenziando le ragioni che legittimano la restituzione dei beni a nostro favore. La Corte di Cassazione Sez.II, con sentenza del 28 Aprile 2021, ha annullato, l'ordinanza del Tribunale della Libertà di Catanzaro così ritenendo la fondatezza e legittimità di un nostro diritto alla restituzione dei beni e ciò sebbene nel frattempo fosse intervenuto un provvedimento di confisca". E' quanto afferma, in una nota, l'avv. Francesco Saraco in riferimento alla confisca dei beni del padre, Antonio Saraco eseguita oggi dalla Guardia di finanza. "Nello specifico, a seguito della pronuncia dell'ordinanza con cui la Corte di Appello di Catanzaro in data 1° agosto 2018 - prosegue Saraco - aveva disposto la restituzione dei beni riconducibili a me ed ai miei familiari, la Procura generale della Corte di appello di Catanzaro aveva interposto ricorso davanti il Tribunale della Libertà di Catanzaro chiedendo l'annullamento dell'ordinanza di restituzione dei beni. Il Tribunale della Libertà di Catanzaro nel decidere l'appello, aveva ritenuto opportuno riunire tale atto di gravame con due distinti appelli interposti, in data 28 febbraio 2018, da me ed i miei familiari relativi a delle ordinanze che il Tribunale di Catanzaro aveva pronunciato rigettando le nostre richieste di restituzione dei beni. Il Tribunale della Libertà, il 22 dicembre 2020, dopo due anni, rigettava gli atti di appello avanzati da me ed i miei familiari mentre accogliendo l'appello della Procura Generale, annullava l'ordinanza di restituzione dei beni, pronunciata dalla Corte di Appello e disponeva il sequestro di tutti i beni".

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