Stamattina sono stati eseguiti gli arresti domiciliari in concerto con un'ordinanza, emessa dal Gip del tribunale di Foggia per Franco Landella (in foto) (Lega), sindaco dimissionario, dal 4 maggio, del comune di Foggia. Insieme a lui coinvolti altri 4 amministratori locali, tutti accusati, a vario titolo, di corruzione e tentata concussione nei confronti di un altro imprenditore operante nel settore della pubblica illuminazione.
Gli arresti sono il risultato di un'indagine condotta dalla Polizia di Stato e dal Servizio centrale operativo e coordinate dalla locale procura della Repubblica.
Nell'inchiesta è coinvolta pure la moglie di Landella, Daniela Di Donno, dipendente del comune di Foggia e sua stretta collaboratrice dopo la elezione a sindaco. La Di Donno, raggiunta da un avviso di garanzia nei giorni scorsi e che aveva chiesto di essere destinata ad altro settore comunale diverso da quello di diretta collaborazione con il marito, è stata interdetta dai pubblici uffici.
Il primo maggio scorso Landella e la moglie subirono già una perquisizione domiciliare nel corso della quale vennero sequestrati i loro telefoni cellulari e la somma di 7mila euro che proprio l’ex cittadino giustificò parlando del “salvadanaio dei figli”.
E poi ancora, raggiunto da un'ordinanza anche Iaccarino, l'ex presidente del consiglio comunale che ora si trova ai domiciliari. Iaccarino venne già arrestato lo scorso 30 aprile per i reati di corruzione, tentata indizione indebita e peculato. Finì sotto i riflettori per le pistolettate esplose dal balcone di casa a Capodanno riprese dal figlio in un video diventato virale.
Foto © Imagoeconomica
Arrestato Franco Landella sindaco dimissionario di Foggia per corruzione
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