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La Corte di Cassazione, accogliendo la richiesta della Procura generale di Bari e della Fondazione Antiusura Buon Samaritano di Foggia, ha annullato con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Bari che il 16 settembre 2019 aveva assolto otto imputati, tra cui alcuni noti esponenti della criminalità foggiana, "perché il fatto non sussiste".
Gli imputati risultano coinvolti nell'operazione Baccus del 2012 su presunte infiltrazioni della Mafia foggiana nel settore vitinicolo.
Lo rende noto la Fondazione Antiusura, che da oltre 20 anni si occupa di tutelare le vittime di usura. La Cassazione ha disposto un nuovo processo d'appello nei confronti di Cesare Antoniello, Vito Bruno Lanza, Pasquale Di Mattia, Luigia Lanza, Michele Carella, Teodosio Pafundi, Alessandro Carniola e Walter Cocozza.
La Procura generale di Bari aveva proposto ricorso per "violazione, inosservanza ed errata applicazione della legge - si legge nella nota della Fondazione - e per mancanza, contraddittorietà ed illogicità della motivazione, rappresentando nella propria impugnazione che l'avvalersi della facoltà di non rispondere in istruttoria dibattimentale e la parziale ritrattazione di importati testi dell'accusa (che avevano reso dichiarazioni accusatorie durante le indagini preliminari) erano sintomatici di particolari pressioni o minacce avvenute nei loro confronti".

Foto © Imagoeconomica

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