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La prefettura di Lecce ha emesso quattro interdittive antimafia nei confronti di altrettante società riconducibili ad un'unica famiglie imprenditrice.
Tra le società raggiunte delle interdittive a firma del Prefetto Maria Rosa Trio, vi è la Fersalento srl (una società di Lecce con sede in via Brenta specializzata in lavori ferroviari e edili su tutto il territorio nazionale) “per la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi d’impresa”. La società Fersalento risulta socia del consorzio "Armatori ferroviari", società leccese con sede in via Giammatteo, già rifiutata della stessa Prefettura all’iscrizione alla cosiddetta 'white list' delle aziende. 
E’ stata l’Agenzia delle Entrate a chiedere il rilascio di una informazione antimafia sulla piattaforma digitale della Banca dati nazionale. Inoltre, un’analoga richiesta è stata fatta dalla Italferr spa.
La Fersalento srl era diretta da un consiglio di amministrazione presieduto da Fabio Chiarelli, composto da Antonio Quarta, Marcello De Pascalis, dalle sorelle Marcella, Maria e Alessandra Ventura e la madre Angela Raffaella Perrone. Le indagini della Guardia di Finanza di Verona sono state concentrate su Marcella Ventura segnalata per i reati di impiego di denaro e beni o utilità di provenienza illecita, subappalto non autorizzato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini sono state eseguite nell’ambito di un’inchiesta sulla Nicofer, società riconducibile ad una consorteria legata alla ‘Ndrangheta, in particolare alla famiglia Giardino legata anch’essa alle ‘ndrine di Arena Nicosia, alleate alla potente cosca Granda Arachi.
Nei confronti delle altre società, facenti parte del Consorzio Armatori, la “Francesco Ventura costruzioni ferroviarie” sono state svolte indagini per corruzione aggravata (per cui è stato patteggiato un anno di pena), violazione delle norme sul finanziamento dei partiti politici e turbativa d’asta. 
Inoltre in una nota dell’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) del 24 settembre 2020, si indicava un allarme antimafia nei lavori sulla tratta ferroviaria Martina Franca Lecce Otranto Gagliano. "Alla luce dell’approfondita attività istruttoria", annota infine la Prefettura di Lecce in un provvedimento di 20 pagine, sussiste in capo alla Fersalento srl "un concreto ed attuale rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata".
Oltretutto in seguito all’attività ispettiva su uno dei cantieri del consorzio da parte del pool interforze della prefettura sono stati modificati rapidamente i quadri dirigenti sia del consorzio che della società ad esso collegata. I nomi delle imprenditrici leccesi sono stati sostituiti da quelli di professionisti esterni.
A margine del provvedimento l’avvocato Enrico Chirivì, legale della Fersalento srl, ha scritto : “la società aveva da tempo deciso di affidare la sua guida ad un Consiglio di Amministrazione di validissimi tecnici, tutti professionisti estranei alla stessa, per affrontare le sfide del futuro e per questo si è insediato a metà del mese di febbraio. Nessun rapporto temerario con società mafiose, il rapporto contrattuale con Nicofer s.r.l. (interdetta solo nel 2019) risale al 2014, è concluso, rientrava tra quelli necessari per affrontare adeguatamente l’enorme mole di lavori aggiudicati ed è di un importo assolutamente risibile rispetto al fatturato annuo della società (parliamo di una cifra molto al di sotto dell’1%!)”.

Foto © Imagoeconomica

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