Si incontrò con Ramponi, difensore dell’ex pm Palamara.
L'avvocato Alessio Lanzi, membro laico del Consiglio superiore della magistratura votato in quota a Forza Italia è stato traferito dalla prima commissione - dove di valutano le procedure per incompatibilità ambientale dei giudici - alla quinta. Motivo di tale provvedimento è stato l’inopportuno incontro avvenuto tra lo stesso avvocato e Roberto Ramponi, difensore dell’ex presidente dell’Amn Luca Palamara.
Questa “chiacchierata” è avvenuta appena prima dell'audizione che Palamara ha dovuto sostenere dinanzi alla prima commissione, di cui oggetto erano proprio le scottanti chat del’ex magistrato sotto processo a Perugia con l’accusa di corruzione giudiziaria.
Il trasferimento è stato disposto con un decreto dell’ufficio di presidenza diretto dal vicepresidente del Csm, David Ermini, dal primo presidente della Cassazione Pietro Curzio e dal procuratore generale Giovanni Salvi.
L’avvocato Lanzi, come Ramponi, hanno cercato di far passare l’espisodio come semplice incontro tra colleghi. Un atto assolutamente clamoroso, per i consiglieri di Area, di Unicost, di Autonomia e indipendenza e anche con molti laici i quali ad udienza conclusa chiedevano all'avvocato milanese lasciasse la Prima commissione.
Molti dubbi e perplessità ha lasciato quell’appuntamento ma sia Lanzi che Rampioni hanno da subito sostenuto che si trattasse di un incontro come tanti, svincolato dagli sviluppi dell’interrogatorio della vicenda Palamara.
Contrario a questa spiegazione l'ex pm Antonino Di Matteo.
Al posto di Lanzi arriva Michele Cerbone, avvocato anch'egli, sempre di Forza Italia.
Foto © Imagoeconomica
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