Si è spento all’età di 85 anni l’ex magistrato Vittorio Aliquò, il quale durante i suoi anni servizio ricoprì il ruolo di PM in occasione del maxi processo di Palermo.
Lavorò anche a fianco di Paolo Borsellino negli anni in cui nel capoluogo Siciliano si vedeva l’inferno in diretta tra guerre di mafia, stragi e scontri all’interno della Procura passata prima sotto la direzione di Pietro Giammanco e poi all’epoca dei grandi processi di Gian Carlo Caselli.
Inoltre fu testimone dell’incontro avvenuto tra l’ex ministro dell’interno Nicola Mancino e lo stesso Paolo Borsellino il 1° luglio 1992. Colloquio categoricamente smentito dall’ex ministro e confermato da quest’ultimo solo ad Aprile del 2018, nell’ambito del processo trattativa Stato-mafia.
Aliquò portò anche in quell’occasione importanti dichiarazioni. Sempre con la precisione e la professionalità che lo contraddistinguevano, “Il ministro era seduto al tavolo, si alzò, ci venne incontro (lui e a Paolo Borsellino n.d.r.), ci fece accomodare. Ci proponevamo di accertare quali fossero le intenzioni del governo per seguire le indagini su Cosa nostra, ma non fu possibile, dato che dopo due minuti di convenevoli, Mancino si alzò e ci salutò: il ministro non rimase da solo con Borsellino”.
Oltre ad essere stato Procuratore Aggiunto della Repubblica ricopri i ruoli di Avvocato Generale presso al Corte d’Appello di Palermo e in vari periodi quella di Procuratore Generale.
Foto tratta da Repubblica Palermo
Morto a Palermo l'ex Procuratore Aggiunto Vittorio Aliquò
- Dettagli
- AMDuemila