Il movimento delle Agende Rosse - gruppo Rita Atria di Reggio Emilia e provincia - e il - gruppo Mauro Rostagno di Modena -, apprendono dalla Gazzetta di Reggio dell'intento di smantellare a breve l'Aula bunker del Tribunale di Reggio Emilia, per la destinazione ad altri luoghi e scopi.
Solo poche settimane fa gli annunci del ricollocamento a Parco Ottavi, uno dei simboli del fallimento della politica del cemento che deve e doveva imporre severe riflessioni già diversi anni fa. Ma la struttura a Parco Ottavi avrebbe potuto e dovuto ospitare, a detta dell'assessore Tria con delega alla legalità, un centro di documentazione sulle mafie di Reggio Emilia, oltre che luogo di incontri e assemblee per cittadini ed associazioni.
E invece, dopo aver sollevato il problema non solo sul riutilizzo utile dell'aula simbolo di Aemilia, bensì sul silenzio che incombe come una cappa sul territorio, scopriamo dai giornali che l'aula bunker verrà spostata come struttura polivalente nell'area di Via Agosti, in barba ai vari proclami di riutilizzo al servizio dell'anti-mafia! Quasi a voler 'restaurare' un clima di legalità apparente, a voler voltare pagina perché parlare di mafie in territori così ricchi come il nostro danneggia investimenti ed il PIL, convinti che prendere le distanze dal problema lo risolva, semplicemente lasciandolo cadere nell'oblio per poi rispolverarlo all'occorrenza, sventolando la bandierina al prossimo evento 'antimafia' solo per ipocrite passerelle.
Agende Rosse emiliane: ''Aula bunker Reggio Emilia deve restare, è simbolo antimafia''
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