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E' stata annullato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro l'arresto dei presunti esecutori materiali dell'omicidio del caporal maggiore e biologo Matteo Vinci, 42 anni, e del ferimento del padre Francesco, 70 anni, avvenuti a Limbadi (Vv) il 9 aprile 2018 con un'autobomba.
Nello specifico l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare riguarda Antonio Criniti, 30 anni, e Filippo De Marco, 41 anni, entrambi di Soriano (Vv) e con precedenti per droga, arrestati il 20 ottobre scorso nell'ambito dell'operazione "Demetra 2" con l'accusa di omicidio tentato e consumato con l'aggravante del metodo mafioso, tentata estorsione e detenzione illegittima di armi. Accuse, queste, annullate dal TdR.
I due indagati restano comunque in carcere per spaccio di droga e associazione a delinquere.
Criniti e De Marco, secondo le contestazioni della Dda di Catanzaro, avrebbero piazzato l'ordigno che ha ucciso Vinci e ferito il padre per saldare un debito di droga verso il clan Mancuso.

Fonte: Adnkronos

 
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