E' terminato, dopo 4 ore, l'interrogatorio di garanzia di Domenico Tallini, l'ex presidente del Consiglio regionale coinvolto nell'inchiesta "Farmabusiness" della Dda guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Tallini si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Ad assisterlo nell'interrogatorio davanti al Gip di Catanzaro il suo avvocato, Vincenzo Ioppoli.
Il legale ha fatto sapere che il suo assistito ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dal gip, dal procuratore vicario Vincenzo Capomolla, dal sostituto Domenico Guarascio e dal suo legale Enzo Ioppoli. "Si è dichiarato estraneo a tutte le accuse - ha detto -, né nella sua storia personale, né in quella politica ha mai avuto rapporti con la criminalità organizzata. Altrimenti non avrebbe giammai raggiunto le cariche che ha ricoperto". Tallini ha escluso ogni coinvolgimento con la cosca Grande Aracri, come contestato dalla Dda di Catanzaro. Tallini ha escluso categoricamente di avere avuto rapporti, di qualsiasi natura, con la criminalità organizzata e, in particolare, ha escluso la sua consapevolezza in ordine al coinvolgimento di famiglie mafiose nell'iniziativa imprenditoriale "Farma Italia". "L'indagato - ha aggiunto il suo legale - ha riferito di essersi interessato a tale iniziativa in quanto gli è stata illustrata da persone che riteneva affidabili e competenti ed, inoltre, perché riteneva il progetto interessante per la ricaduta che avrebbe potuto avere nel territorio calabrese sul piano occupazionale".
Foto © Imagoeconomica

'Ndrangheta: Tallini per 4 ore davanti al Gip
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