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La conferma della sentenza di primo grado e quindi degli otto all'ergastoli e delle pesanti condanne. E' quanto ha chiesto il procuratore generale Vincenzo Barbaro insieme al sostituto pg Felice Lima al termine di una lungo intervento, andato avanti per due udienze, nel processo d'appello dell'operazione antimafia Gotha 6.
Si tratta del sesto capitolo d'inchiesta sulla famiglia mafiosa di Barcellona pozzo di Gotto condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina. Al centro del processo, nei confronti di boss e gregari della Mafia barcellonese, la serie di omicidi avvenuti tra il 1993 ed il 2012 a Barcellona Pozzo di Gotto e in vari centri della zona tirrenica ed un tentato omicidio.
Il processo di primo grado si era concluso con otto ergastoli e due pesanti condanne. In particolare erano stati condannati all'ergastolo Antonino Calderone classe 1975, Giovanni Rao, Salvatore Di Salvo, Domenico Chiofalo, Carmelo Giambò, Pietro Nicola Mazzagatti, Angelo Caliri e Giuseppe Gullotti.
Condanna a 28 anni e 6 mesi per Antonino Calderone classe 1988 ed a 18 anni per il collaboratore di giustizia Aurelio Micale. L'operazione della Direzione distrettuale antimafia di Messina nel 2016 permise di fare luce su mandanti ed esecutori di 17 omicidi e brutali esecuzioni mafiose, tra questi anche un triplice delitto e un tentato omicidio.

Foto © Imagoeconomica

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