di AMDuemila
Sono stati condannati dal tribunale di Torino i 12 imputati del processo Geenna sulle presunte infiltrazioni dell’Ndrangheta in Valle D'Aosta, che avevano scelto il rito abbreviato. Fra di loro ci sono anche i presunti vertici della locale di Ndrangheta in Valle d'Aosta. Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione di tipo mafioso, all'estorsione tentata e consumata, traffico di droga, detenzione e ricettazione di armi, al tentato scambio elettorale politico-mafioso. Parte civile nel processo si sono costituiti la Regione Valle d'Aosta, il Comune di Aosta, il Comune di Saint Pierre e l'associazione Libera. "Si tratta - ha detto il pm Dionigi Tibone - del primo riconoscimento giudiziale della ndrangheta in Valle d 'Aosta. E stata riconosciuta l' ipotesi accusatoria, ci sono state poche assoluzioni come capi di imputazione”.
"E' stato confermato l'impianto d'accusa" ha commentato l’avvocato Guido Calosso, legale di parte civile in rappresentanza del comune di Saint Pierre, il primo in Val d'Aosta sciolto per mafia, sulla sentenza emessa oggi dal tribunale di Torino sull'inchiesta Geenna. "Adesso si vedrà, perché ci dovrà essere l'appello,- ha aggiunto - ma il giudice ha ritenuto ci fossero le prove per un'infiltrazione da parte degli affiliati. E' stato confermato quello che è emerso a gennaio dello scorso anno con i mandati di cattura". "Lo scioglimento - ha osservato ancora il legale - è stato a suo modo un'anticipazione della sentenza e adesso sarà interessante capire a settembre cosa succederà nel dibattimento".
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'Ndrangheta in Valle d'Aosta, inchiesta Geenna: 12 condanne a Torino
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