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di AMDuemila
Nominata anche il primo presidente aggiunto della Cassazione Cassano
Di Matteo: “Cassano dimostra che separazione non serve”

Il nuovo primo presidente della Cassazione è Pietro Curzio. E’ stata questa la decisione, con i voti favorevoli da parte di tutti i consiglieri, del plenum del Csm dando il via alla nomina di Curzio a Primo presidente della Cassazione che subentra a Giovanni Mammone. L'esito della votazione è stato dato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che come di consueto si è astenuto, e che ha espresso apprezzamento per la nomina e "l'eccellente profilo professionale" di Curzio e per l'attività svolta da Mammone. Secondo il capo dello Stato il nuovo primo presidente della Cassazione "saprà svolgere l'impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita". "Congratulazioni al presidente Curzio per la sua nomina a Primo Presidente", ha detto ancora Mattarella. "Dalla relazione e dagli interventi svolti è emerso l'eccellente profilo professionale del presidente Pietro Curzio, lo spessore e la varietà delle sue esperienze giudiziarie. - ha concluso - Con la sua attività di studio ha contribuito al dibattito dottrinario e offerto il suo apporto all'attività formativa del Csm".

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Il presidente della repubblica Sergio Mattarella con David Ermini, vice presidente del consiglio superiore della magistratura e Giovanni Mammone, primo presidente della Corte suprema di Cassazione, in occasione dell'assemblea plenaria del consiglio superiore della magistratura


Inoltre, il plenum del Csm, a maggioranza, con la sola astensione del consigliere della Lega Stefano Cavanna, ha anche nominato Margherita Cassano, già presidente della Corte di Appello di Firenze, 64 anni, in magistratura dal 1980, a presidente aggiunto della Cassazione. Questa è la prima volta che una donna arriva così in alto nelle funzioni apicali della Suprema Corte e della magistratura italiana. Anche il vicepresidente del plenum David Ermini ha votato per Cassano che sarà la vice del Primo presidente.

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Roma, 15 luglio 2020. Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo


Anche il togato indipendente del Csm Nino Di Matteo, ha condiviso l'apprezzamento sul profilo della presidente Margherita Cassano, sottolineando che "ha avuto anche una lunga iniziale significativa esperienza come pm. Per un giudice aver svolto funzioni requirenti può rappresentare un grande arricchimento, così come per il pm che abbia svolto le funzioni di giudice. Mi piace ricordare anche la recente nomina di 9 sostituti procuratori generali della Cassazione, molti dei quali provenivano da significative esperienze giudicanti". "Questo per testimoniare che davanti a fenomeni di degenerazione dell'autogoverno della magistratura e di cattivo funzionamento della giustizia, non comprendo perché da molte parti, anche inopinatamente, si invochi la separazione delle carriere. Il poter cambiare funzioni - ha sottolineato Di Matteo - è motivo di arricchimento della qualità della giurisdizione e garanzia per i cittadini di poter contare su un pm autonomo, indipendente e permeato, così come i colleghi giudicanti, di una piena cultura della giurisdizione".

Foto © Imagoeconomica

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