di AMDuemila
Nominato Mura nuovo Pg di Roma
Lascia la magistratura il primo presidente della Cassazione Mammone
Ci saranno dei nuovi approfondimenti per la pratica riguardante il rientro in ruolo dell'ex capo del Dap Francesco Basentini. La Terza Commissione, con una proposta presentata oggi all'ordine del giorno del plenum, aveva previsto il ritorno in ruolo con funzioni di pm a Roma, poiché il posto da lui precedentemente ricoperto, quello di aggiunto a Potenza, oggi non risulta vacante. Ma il plenum quest’oggi, a larga maggioranza, ha deliberato stamane un nuovo vaglio in Commissione dopo una nota, firmata dal senatore Mario Michele Giarrusso, e inerente notizie di stampa su Basentini - il quale dopo aver dato le dimissioni dall'incarico all'Amministrazione penitenziaria, ha chiesto il 2 maggio scorso al Csm di essere ricollocato in ruolo - con cui si chiedeva di valutare la compatibilità del magistrato con l'ufficio giudiziario romano. La nota di Giarrusso è stata trasmessa dal Comitato di presidenza alla prima e alla terza Commissione per le valutazioni di competenza. "Con l'esposto presentato lunedì al Csm ho chiesto di valutare l'opportunità di un rientro in magistratura alla Procura di Roma dell'ex capo del Dap Francesco Basentini per due casi che potrebbero rientrare nelle competenze di detta procura" ha detto Giarrusso nel commentare la notizia, spiegando che i due casi in questione sarebbero quelli del costruttore calabrese che venne portato da un avvocato di Potenza all'allora capo del Dap per parlare di appalti di edilizia carceraria e anche quello, emerso in occasione della trasmissione Non è l'Arena, della visita, in qualità di capo del Dap, al boss Zagaria. "Sono due questioni che potrebbero rientrare nella competenza della Procura di Roma, dove Basentini dovrebbe rientrare: tutto questo è opportuno?" si chiede Giarrusso che ha per questo presentato l'esposto al Csm.
Nell'esposto Giarrusso ha citato Non è l'Arena, dove “sarebbe emerso un fatto di particolare importanza" e cioè che Basentini "durante il suo incarico quale Direttore del Dap, avrebbe ricevuto presso il Ministero della Giustizia, un costruttore edile che sarebbe stato interessato agli appalti del DAP. Il Dott. Basentini inoltre, sempre secondo quanto emerso dalla trasmissione, avrebbe chiesto ad un dirigente del Dap, un architetto che segue le procedure di appalto presso il ministero, di raggiungerlo nell'ufficio, durante il suddetto colloquio con il costruttore edile. Secondo quanto riferito nella trasmissione, il costruttore edile ricevuto da Basentini, operante in Calabria, sarebbe stato coinvolto in alcune inchieste su appalti pubblici". Da notizie "apparse sulla stampa" inoltre, sarebbe emerso che Basentini, "nella sua qualifica di Direttore del Dap, si sarebbe recato nel carcere ove era detenuto il noto camorrista Zagaria ed avrebbe conferito con lo stesso al di fuori del controllo del personale del GOM o della Polizia Penitenziaria e prima della ben nota scarcerazione. Su quest'ultima vicenda ho già presentato una interrogazione, in attesa di risposta, mentre per la vicenda del costruttore ho in corso di preparazione una specifica interrogazione". Tuttavia "poiché entrambe le questioni, potrebbero andare all'attenzione della procura competente, che in questo caso sarebbe proprio la Procura della Repubblica di Roma, si chiede di valutare la compatibilità ambientale del trasferimento del Dott. Basentini proprio alla suddetta procura".
Mura nuovo Pg Corte d’Appello Roma
Questa mattina il plenum del Csm ha anche nominato Antonio Mura come nuovo procuratore generale della Corte d’Appello di Roma. La nomina, all'esame della quinta commissione, è stata approvata all'unanimità dal Plenum del Csm. Per il relatore, il laico Michele Cerabona, il profilo del Procuratore Mura al pari del Presidente Meliado, rappresenta una eccellenza. Si tratta di un magistrato di assoluto valore. Avendo svolto pressoché tutte le funzioni, farei prima ad elencarvi quelle non svolte", ha sottolineato con ironia Cerabona. Mura dal dicembre del 2017 ricopre l’incarico di Procuratore generale di Venezia, ed oltre alla qualificatissima attività giudiziaria ha brillato alla guida di importanti Uffici e dipartimenti del Ministero, nonché ha svolto importanti incarichi anche in ambito internazionale. Nel 2006 è stato designato a rappresentare l’Italia in seno al Consiglio consultivo dei procuratori europei, dal 2008 al 2009 componente del Working Group, nel 2010 membro del Bureau nel 2011-2012 vice-presidente e nel 2013-2014 presidente del CCPE. Sotto la sua presidenza, sono stati elaborati ed approvati dall’Assemblea plenaria del CCPE importanti pareri come quello sui “Rapporti tra pubblico ministero e mezzi d’informazione’’ e la “Carta di Roma” del pubblico ministero, che enuncia le norme e i principi europei concernenti il PM”. “E' stato anche componente di molteplici commissioni ministeriali e di gruppi di lavoro su importantissimi temi in materia di giustizia ed è stato Segretario generale della Procura generale presso la Cassazione”. Apprezzamento per “l’eccellenza del profilo, la caratura internazionale e le doti umane”, sottolineato anche dai tre Consiglieri togati di Magistratura indipendente Paola Braggion, Antonio D’Amato e Loredana Miccichè intervenuti in Plenum.
Va in pensione il primo presidente della Cassazione Mammone
Dal prossimo 17 luglio per raggiunti limiti di età il primo presidente della Suprema Corte di Cassazione, Giovanni Mammone, lascerà la magistratura. Oggi il plenum ha deliberato il suo collocamento a riposo e quindi il Csm dovrà occuparsi di nominare un nuovo primo presidente. Mammone ha ricevuto dai consiglieri, a partire dal vice presidente David Ermini e dal pg della Cassazioni Salvi, tanti omaggi e ringraziamenti per il ruolo svolto in questi anni anche da componente di diritto del Csm. Ermini, tra l’altro ha invitato il consiglio a essere unito “sulla nomina del nuovo presidente della Cassazione”. “Sarebbe un bel messaggio“, ha detto il vicepresidente, ringraziando Mammone per i consigli “molto saggi e utili” ricevuti proprio nei “momenti difficili” che ancora “stiamo affrontando”.