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Palermo. La prima sezione della Corte d'assise d'appello di Palermo ha rinviato, senza nemmeno aprirla, l'udienza del processo contro la mafia nigeriana, la cosiddetta Black Axe, in corso in secondo grado, dopo le pesanti condanne in assise. Il collegio presieduto da Mario Fontana ha preso atto che tutti gli imputati, nigeriani di nazionalita', si trovavano in un'unica e stretta saletta del carcere Pagliarelli, dal quale erano collegati in videoconferenza con l'aula della corte, al palazzo di giustizia di Palermo: il presidente ha cosi' ritenuto che non fossero rispettate le norme di sicurezza per il Coronavirus e ha deciso che gli imputati, tutti senza mascherine e guanti di protezione, rientrassero nelle celle. Con loro c'erano anche un assistente giudiziario e gli agenti della polizia penitenziaria di scorta. Il collegamento a distanza era stato deciso, nonostante i disagi legati alla traduzione da parte dell'interprete, che si trovava al palazzo di giustizia, proprio per l'emergenza da Covid-19. La cittadella giudiziaria di Palermo e' da alcuni giorni interdetta al pubblico e le udienze si tengono a porte chiuse, venendo quasi sempre rinviate de plano, a meno che non vi siano imputati detenuti.

AGI

Foto © Imagoeconomica

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