Considerato boss Ostia, 8 anni per estorsione a tabaccaio
Roma. E' stata confermata in appello, anche se con due anni di riduzione della pena rispetto a quando disposto dai giudici in primo grado, la condanna di Carmine Spada, considerato dagli inquirenti il capo clan dell'omonima famiglia criminale di Ostia. Spada è ritenuto responsabile di una estorsione da 25 mila euro, poi lievitati a 270 mila, e attuata con il metodo mafioso, ai danni di un tabaccaio di Ostia. La Seconda corte d'appello di Roma lo ha condannato a 8 anni di reclusione; in primo grado aveva avuto 10 anni. Nei suoi confronti è stata confermata l'aggravante del metodo mafioso. Stessa pena a 8 anni e' stata inflitta ad Emiliano Belletti, ritenuto il suo braccio destro. "Questa sentenza - ha commentato l'avvocato Giulio Vasaturo, legale di parte civile per il tabaccaio di Ostia nonché per l'associazione antimafia Libera - è un monito fortificante per le coscienze. Chi denuncia trova al suo fianco le istituzioni e la parte migliore della società civile, e la denuncia è l'unico modo per affermare la propria dignità e per liberarsi dell'arroganza mafiosa".
Carmine Spada, detto 'Romoletto', è già in carcere dallo scorso 25 gennaio, quando fu arrestato con altre 31 persone nell'ambito di una maxi operazione condotta a Ostia contro quella che e' ritenuta un'organizzazione a delinquere di tipo mafioso; arresti che scaturirono da due distinte indagini, dei carabinieri e della polizia, che sono poi confluite l'una nell'altra.
Carmine, inoltre, e' il fratello di Roberto Spada, arrestato per l'aggressione alla troupe della Rai avvenuta fuori alla sua palestra di Ostia.
ANSA
Mafia: confermata in appello condanna per Carmine Spada
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