La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di 21 indagati nella terza tranche dell’inchiesta sul cosiddetto “Mondo di mezzo”. Tra le persone coinvolte c’è Massimo Carminati e l’uomo ritenuto dai pm il suo braccio destro, Riccardo Brugia, entrambi già al centro del maxi procedimento che si è concluso in primo grado: i giudici non hanno riconosciuto la mafia. La prima udienza in Appello è fissata per il 6 marzo. Tra i reati contestati non c’è né l’associazione mafiosa né quella semplice ma per alcuni imputati viene contestata l’aggravante mafiosa. Corruzione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori, sono i reati contestati a vario titolo. È stato quindi chiesto il processo anche per Gennaro Mokbel (accusato di estorsione), l’ex consigliere comunale Pd Pierpaolo Pedetti (indagato per turbativa) e Gian Marco Chiocci. Il direttore de Il Tempo è accusato di favoreggiamento “per aver - è scritto nel capo di imputazione - aiutato Carminati a eludere le investigazioni dell’Autorità giudiziaria, che procedeva nei suoi confronti per associazione mafiosa e corruzione, comunicandogli, tramite Buzzi, di aver appreso in ambienti giudiziari dell’indagine a suo carico”.
Il Fatto Quotidiano del 25 gennaio 2018
'Mondo di Mezzo', i pm: ''Il direttore del Tempo a giudizio''
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